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IL TERRITORIO

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Sant'Angelo a Fasanella

 

Il nome trae origine da Phasia, città fondata, nei pressi dell’omonimo fiume, in seguito alla colonizzazione di popola- zioni greche provenienti dal Colchide, regione sulla costa orientale del mar Nero, che, da Poseidonia (Pæstum), raggiunsero le zone interne risalendo il fiume Calore. Nel III secolo a. C. in questa valle si insediarono i Romani, che iniziarono opere di boni- fica e costruzioni di strade; alla caduta dell’Impero Romano la zona fu governata dai Lucani e nel X secolo fu proprietà di Pandolfo capo di ferro, signore di Benevento e Salerno, che diede origine alla contea di Fasanella nel XIII secolo. Nel 1246, fu distrutta da Federico II, che, per vendetta devastò tutti i territori dei partecipanti alla congiura di Capaccio. Alla morte di Federico II, la contea fu restituita ai Fasanella, grazie all’alleanza con Carlo I d’Angiò. Di stampo ed origini medioevali, fu feudo dei Sanseverino, dei Caracciolo e, nel XVII secolo, dei Capece-Galeota.
La denominazione attuale nasce dall’unione di Fasanella con il casale Sant’Angelo; il suo stemma è costituito da un fagiano.
In funzione dell’Unità d’Italia del 1860, fu proprio Sant’Angelo a Fasanella ad innescare la scintilla della rivolta nel salernitano.